Empatia e kairós

Aprile 2024 – Umberto Galimberti

L’empatia è quella capacità di intendere l’altro al di là della comunicazione esplicita, di cui tutti si ritengono forniti, soprattutto quelli che si fidano ciecamente della loro “prima impressione”, senza neppure sospettare che con la prima impressione si viene a conoscere non tanto l’altro, quanto, appunto, la propria impressione cioè l’effetto che l’altro ha fatto su di noi, che non siamo specchi cristallini, ma vetri deformati dalla nostra vita e dalla nostra esperienza, per cui, dalle nostre impressioni è più facile ricavare chi noi siamo e non tanto chi è l’altro. L’empatia mette in gioco spazio e tempo, in quella “giusta distanza” che impedisce all’amore di travolgere e all’indifferenza di raggelare. Empatia vuol dire “giusto tempo”, perché dove è in gioco il dolore (ma anche l’amore) ciò che conta non è la verità, che gli psicologi chiamano “diagnosi”, ma il tempo della sua comunicazione, che non deve essere né anticipato né ritardato.

Anche per questo i Greci avevano una parola: kairós, il tempo opportuno, il tempo debito, il tempo dove la parola si incontra con l’ascolto senza fraintendimento in quella giusta coincidenza che la lunga frequentazione rende possibile e che conduce alla scoperta dell’irripetibilità dell’individuo come intersezione di piani spazio-temporali imprevedibili, nonché al senso di un accadere infondato, rivelato dal caso e intuibile nell’istante come kairós terreno, «tempo debito» di ogni cosa e di ciascuno, ritaglio temporale che ci viene offerto in dono, e dove la nostra quotidiana esperienza può trovare un’occasione per tornare a manifestarsi.


L’AUTORE
Umberto Galimberti
Nato a Monza nel 1942, è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario all’università Ca Foscari di Venezia, titolare della cattedra di Filosofia della Storia. Dal 1985 è membro ordinario dell’international Association for Analytical Psychology. Dopo aver compiuto studi di filosofia, di antropologia culturale e di psicologia, ha tradotto e curato di Jaspers, di cui è stato allievo

Bibliografia
1975 – Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente, Marietti, Casale Monferrato, (Ristampa, Il Saggiatore, Milano, 1994).
1977 – Linguaggio e civiltà, Mursia, Milano, (2° edizione ampliata 1984).
1979 – Psichiatria e Fenomenologia, Feltrinelli, Milano.
1983 – Il corpo, Feltrinelli, Milano, 1983 (Premio internazionale S. Valentino d’oro, Terni, 1983).
1984 – La terra senza il male. Jung dall’inconscio al simbolo, Feltrinelli, Milano (premio Fregene, 1984)
1985 – Antropologia culturale, ne Gli strumenti del sapere contemporaneo, Utet, Torino.
1986 – Invito al pensiero di Heidegger, Mursia, Milano.
1987 – Gli equivoci dell’anima, Feltrinelli, Milano.
1988 – La parodia dell’immaginario in W. Pasini, C. Crepault, U. Galimberti, L’immaginario sessuale, Cortina, Milano.
1989 – Il gioco delle opinioni, Feltrinelli, Milano.
1992 – Dizionario di psicologia, Utet, Torino.(Nuova edizione: Enciclopedia di Psicologia, Garzanti, Milano, 1999).
1992 – Idee: il catalogo è questo, Feltrinelli, Milano.
1994 – Parole nomadi, Feltrinelli, Milano.
1996 – Paesaggi dell’anima, Mondadori, Milano.
1999 – Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano.
2000 – E ora? La dimensione umana e le sfide della scienza (opera dialogica con Edoardo Boncinelli e Giovanni Maria Pace), Einaudi, Torino.
2000 – Orme del sacro, Feltrinelli, Milano (premio Corrado Alvaro 2001).
2001 – La lampada di psiche, Casagrande, Bellinzona.
2003 – I vizi capitali e i nuovi vizi, Feltrinelli, Milano.
2004 – Le cose dell’amore
2005 – Il tramonto dell’Occidente
2006 – La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla consulenza filosofica
2007 – L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani
2008 – Il segreto della domanda. Intorno alle cose umane e divine, Apogeo, Milano.
2009 – I miti del nostro tempo

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