Ogni giorno siamo letteralmente invasi da una marea di messaggi pubblicitari di ogni genere; spot televisivi, banner, cartelloni nelle strade e naturalmente Internet, studiati e pensati per catturare il nostro consenso sui più svariati prodotti.
In termini numerici si calcola da 3000 a 10.000 messaggi giornalieri per un investimento aziendale di milioni e migliaia di euro; tanto le aziende spendono in pubblicità (di qualsiasi tipo) e l’UPA ha confermato questo trend.
E il marketing del passaparola esiste ancora?
Il mezzo tradizionale, il passaparola appunto, tramite il quale professionisti e piccoli imprenditori trovano nuovi clienti, o meglio ricevono contatti di nuovi clienti a quanto pare, esiste e resiste.
A confermarcelo in controtendenza, è lo studio interessante e autorevole effettuato dell’Osservatorio Professionale del Politecnico di Milano che, all’esito di una ricerca effettuata su diversi studi professionali, ha registrato in quegli ambiti una “difficoltà a cambiare alcuni paradigmi di riferimento del ruolo”
Il passaparola fatto dai clienti, si conferma dunque una leva di marketing potente e molto remunerativa in termini di rapporto tra costi e risultati, anche se solo ultimamente si è iniziato a capire che questo aspetto non può essere lasciato al caso, ma va inserito nella strategia aziendale, organizzato e attuato con professionalità e con strumenti adatti.
Dunque da strumento passivo, il “passaparola” può anche diventare uno strumento attivo e “ sociale” per trovare nuovi clienti e tradursi in ulteriore opportunità.
Il secondo dato interessante che emerge dall’indagine, racconta la resistenza nel nostro paese ad attivare forme di collaborazione professionale (ma in realtà non solo!) che sarebbero occasioni per far nascere le relazioni tra le persone, riunire sinergicamente professionisti diversi, con diversi background, prospettive e capacità.
In un contesto così vario, aperto al dialogo e al confronto, è più facile trovare delle soluzioni agli ostacoli professionali più comuni e realizzare progetti ambiziosi e complessi, difficili da gestire all’interno di una qualsiasi realtà singola.
Pensiamo alla nostra professionalità; nel mondo del Counseling estero, ad esempio questa dimensione è molto presente e apprezzata; in Italia fa ancora fatica ad affermarsi.
Liberiamo la creatività e attiviamoci per diffonderla e praticarla; ci conosceremo e ci faremo ri-conoscere meglio, offrendo anche un servizio più agile e completo all’utenza.
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